LA NOSTRA STORIA
I protagonisti del cinema e del teatro contemporaneo
Gli esordi MULTISALA INTERNATIONAL
La nostra prima esperienza editoriale fu nel 1998. Quando si presentò l’occasione di pubblicare una rivista di architettura. In quel periodo era iniziata una cospicua trasformazione delle sale cinematografiche. In Europa e in particolar modo in Italia, era appena nata una nuova architettura che si occupava di strutture destinate all’intrattenimento. Gli architetti iniziarono a progettare nuovi cinema trasformandoli prima in multisale, poi in multiplex. Fu un’autentica rivoluzione. Sulla scia di questo inatteso ma irreversibile cambiamento, nacque “Multisala International”, la prima e credo poi unica rivista di architettura dei cinematografi. Unica, perché non ce n’erano di prodotti simili in quel periodo storico, ovvero libri o riviste che parlassero di edifici destinati alla presentazione di film, salvo qualche sporadico articolo pubblicato sulle riviste di architettura più autorevoli. Cominciammo a ricevere in redazione i progetti non solo di architetti italiani, impegnati nelle nuove costruzioni, penso a Renzo Piano, a Massimiliano Fuksas, c’era l’intera Europa con gli studi più prestigiosi e alcune esperienze americane: lo studio di Jon Jerde Partnership, solo per citarne uno.
Nasce THE SCENOGRAPHER
Nel 2002 avemmo l’idea di inserire all’interno del magazine non solo progetti di architettura, ma anche articoli che si riferivano alla costruzione del set cinematografico. Fu normale visto che avevamo rapporti sia con gli architetti che con gli scenografi. Iniziarono così le prime interviste. L’occasione si presentò quando intervistammo a Londra lo scenografo premio Oscar Ken Adam. La scenografia stava diventando un argomento sempre più avvincente, mentre i multiplex si diffondevano ovunque. L’interesse verso nuovi progetti stava scemando. Decidemmo così di creare una nuova rivista che raccontasse la costruzione di un set cinematografico o di allestimento teatrale. Decidemmo di chiamarla THE SCENOGRAPHER, proprio perché cominciò subito la collaborazione e il dialogo con l’Art Director Guild a Los Angeles, l’associazione scenografi americani, durante questo periodo pubblicammo decine di articoli di production designer americani. Praticamente il cinema americano dal 2003 al 2010.
Questo periodo lo abbiamo raccolto in una grande collezione storica iniziando proprio con l’intervista al grande scenografo inglese Ken Adam, fu il N° O, l’inizio di questa avvincente e incredibile avventura. Seguirono interviste e articoli a Michael Coremblith, Grant Major, Richard Sylbert, Guy Hendrix Dyas, Alex McDowell, Patrick Tatopoulos, Scott Chambliss, Don Diers. Ma la collezione riservava anche spazio al teatro, quel teatro che divenne poi il contenuto esclusivo dei numeri che pubblicammo dal 2012 in poi. (Paolo Felici)
IL CENTRO STUDI
Nel 2008, il team di THE SCENOGRAPHER ha fondato il Centro Studi per le Arti Sceniche (SCSA), una piattaforma per seminari e workshop che si tengono in Italia e in Europa. In particolare, spiccano tre eventi internazionali, organizzati a Roma e a Londra tra il 2008 e il 2010, ai quali hanno partecipato professionisti del teatro e accademici provenienti da tutta Europa. Nello stesso periodo sono nati progetti di collaborazione con la British Film Designers Guild e la Society of British Theatre Designers Guild nel Regno Unito. In Italia sono stati celebrati alcuni importanti registi, scenografi, artisti della luce e costumisti teatrali, tra questi citiamo: Pier Luigi Pizzi, Dante Ferretti, Ezio Frigerio, Danilo Donati e Luciano Damiani…
Nel 2012 inizia la produzione delle prestigiose monografie, che hanno celebrato e celebrano tutt’ora registi, scenografi, lighting designer e costumisti a livello mondiale. Nel 2022 la rivista si trasforma, cambia formato e inizia la produzione di libri monografici.