THADDEUS STRASSBERGER / REGISTA

Fort Worth nel 1963 e Auschwitz nel 1943 sono entrambi nella mente di Thaddeus Strassberger di recente, ma il regista e designer – nato in Oklahoma, residente a Londra e specializzato in opera – emana la stessa intensa energia e curiosità nel suo impegno con l’Antica Babilonia evocata nella Milano del 1840. “Il mio ruolo non è mai quello di inventare nuovi mondi”, spiega, “ma di agire come curatore di una vasta collezione di tutta la storia e di scegliere le parti del nostro mondo che sono giuste per l’opera a cui sto lavorando. Viaggiando, raccolgo le immagini che mi appaiono e le immagino nella mia testa. Poi, quando inizio a mettere insieme i concetti iniziali per una produzione di un’opera specifica, vado a fare shopping nel mio negozio di beneficenza interiore di idee per vedere cosa potrebbe funzionare. C’è un enorme tesoro da cui possiamo attingere e a volte si può prendere un oggetto e trasformarlo in qualcosa di nuovo… Il ‘marchio’ di un regista o di un designer non è associato sempre alla stessa estetica, e assumendo entrambi i ruoli mi sfido istintivamente a essere più audace, a rischiare, a spingermi oltre. “

Testo di Yehuda Shapiro. Intervista di Dana Pinto. Contributo di Mattie Ullrich.